News

Intervista ai The Sun: la luce dopo il punk

today22 Aprile 2025 905 5

Sfondo
share close

Con oltre 25 anni di storia e un’incredibile evoluzione musicale e spirituale, i The Sun si confermano tra le band italiane più autentiche e coinvolgenti. Dal punk-rock internazionale ai palchi dei principali eventi giubilari, passando per tournée mondiali e una profonda riscoperta della fede, i The Sun sono una voce fuori dal coro. “Con Coraggio”, il nuovo singolo uscito il 28 marzo, anticipano un album che promette di scuotere l’anima. Un inno alla verità interiore, alla lotta quotidiana per risorgere e alla potenza della musica come strumento di rinascita. In attesa della prima data live il 26 aprile al Circo Massimo. Patrizio Longo ha incontrato Francesco Lorenzi dei The Sun per un’intervista tra suoni e riflessioni.

Coraggio è un brano potente e intimo: cosa vi ha ispirato nella sua scrittura?
Coraggio è una confessione. A un certo punto della mia vita ho rinunciato in via definitiva a finzioni e maschere e ho scelto di rileggere la mia storia da una prospettiva svincolata da formalismi e ingessature – catene che spesso ci auto infliggiamo. Questo mi ha permesso di approcciarmi alle mie scelte e relazioni con una libertà ritrovata e autentica. Da lì è partita la rinascita che racconto nel brano.  

Il contrasto tra folk, EDM e rock nel singolo è notevole: come nasce questa scelta stilistica?
L’energia della creazione è pregna di forza e, personalmente, ritengo che anche la musica debba avere energia, perfino quella che ha un forte richiamo spirituale, come la nostra. Perciò, io e Damiano Ferrari – che ha curato la produzione del brano con me, dopo aver collaborato agli ultimi dischi di Cesare Cremonini e Nek – abbiamo cercato questo contrasto perché il brano ha dentro sia una forte intimità che una grande coralità. Come se si passasse dalla propria camera al palco di un festival.

Nella vostra storia il tema della rinascita è ricorrente: quanto è autobiografico questo nuovo brano?
Completamente autobiografico.

Com’è stato lavorare con Damiano Ferrari alla produzione artistica?
Damiano è un carissimo e fraterno amico, oltre che collega. Abbiamo già fatto molte esperienze insieme, sia in studio che dal vivo. Nel 2013 e 2014 è stato il fonico live dei The Sun. Ora è uno dei più bravi e talentuosi artisti italiani nel panorama internazionale, ed è anche un ottimo produttore. Insieme curiamo anche produzioni altrui (per info su produzioni: info@thesun.it).

Avete detto che Coraggio è una confessione: cosa avete scoperto su voi stessi durante questo album?
Abbiamo riscoperto che dentro ognuno di noi c’è una scintilla di luce immortale e invincibile. Ma sta a noi riconoscerla, custodirla e alimentarla, per farla splendere e crescere. 

Dopo 25 anni di carriera, cosa vi motiva ancora a salire sul palco?
Tutto ci motiva: è la nostra vita. Abbiamo già fatto oltre mille concerti in 20 stati di 4 continenti e per noi i concerti sono oggi più che mai un ponte per far crescere l’amicizia, l’amore e servire il bene comune. Sentiamo dentro anche una grande responsabilità: non importa se molti colleghi l’hanno completamente dimenticata o calpestata, noi crediamo davvero che ogni canzone, ogni esibizione, ogni proposta artistica, possa avere un impatto su qualcuno. Nel nostro piccolo, ce la mettiamo tutta affinché quell’impatto sia buono per chiunque partecipi a un nostro evento. Questo ci motiva costantemente.

Il vostro rapporto con la fede è centrale: come incide oggi sulla vostra musica e sulle scelte artistiche?
Chi vive un percorso spirituale concreto, sa che tutto nella vita viene toccato e trasformato attraverso la relazione con il trascendente. La fede, quindi, incide su tutto, ed è questo a permetterci di maturare e sostenere da molto tempo scelte libere e controcorrente, anche sotto il profilo artistico.

Il tour partirà dal Circo Massimo e toccherà tutta la penisola: cosa vi aspettate da questo nuovo viaggio live?
Ci attende una tournée straordinaria, in continua evoluzione, come le nostre anime e le nostre esperienze. Abbiamo imparato a non farci aspettative, ma ad avere un cuore aperto per accogliere e gustare ciò che vivremo, cercando poi di ridonarlo a tutti coloro che incontriamo su e giù dal palco. Gli eventi al Circo Massimo, al Salone internazionale del libro di Torino, a Piazza San Giovanni, al Meeting di Rimini, all’Alcatraz di Milano, passando anche dal nostro live sul Cammino di Santiago, sono solo alcuni dei tanti concerti che faremo, eventi che spesso nascono dal desiderio di persone che vogliono portare un messaggio forte e positivo nelle loro comunità (non a caso nel nostro sito abbiamo inserito una form facile da compilare per chiunque desideri invitarci a suonare: thesun.it/contatti/ ).

La vostra musica unisce sonorità moderne e messaggi profondi: pensate sia possibile cambiare il mondo con le canzoni?
Poche cose sono potenti e importanti quanto la musica. Le canzoni possono dare una forma al pensiero, risvegliare la coscienza, rialzare lo sguardo, incoraggiare l’animo, dare ali al sentimento, abbattendo i muri del cinismo, dell’apatia e del non senso. La musica, se ben indirizzata, può aiutare ad accendere una nuova speranza, sia individuale che comunitaria e, in questo momento, mi pare evidente ce ne sia particolarmente bisogno, soprattutto tra i giovani.

Cosa sperate che il pubblico porti con sé dopo aver ascoltato Coraggio o assistito a un vostro concerto?
Quello che già ci hanno testimoniato migliaia di persone nel corso degli ultimi anni: portarsi a casa un nuovo slancio e una rinnovata voglia di vivere, per fare poi al meglio la propria parte nella costruzione di un mondo più fraterno e amorevole.

Scritto da: Redazione

Rate it

Commenti post (0)

Lascia un commento


Speakers

Scusa, non c'è niente per il momento.

Scarica l'app

0%